Matteo Della Bordella ha aperto una nuova via sul Baintha Kabata

Matteo Della Bordella, insieme a Symon Welfringer e a Silvan Schüpbach, ha raggiunto la vetta del Baintha Kabata (6250 metri) nel Karakorum, in Pakistan. La scalata ha visto gli alpinisti aprire una nuova via lungo il Pilastro Sud.

“Lo scopo iniziale della spedizione era una nuova via “a goccia”, dritta e logica, da aprire lungo l’inviolato Pilastro est dell’Ogre, ma le alte temperature e le cattive condizioni meteo hanno impedito di raggiungere l’obiettivo – si legge in una nota del CAI che ha supportato la spedizione – François Cazzanelli, compagno di Della Bordella nel tentativo di ascensione, è rientrato qualche giorno fa in Italia”.

La scalata è durata due giorni, nel primo Della Bordella, Welfringer e Schüpbach hanno scalato 700 metri, hanno bivaccato su un nevaio per poi attaccare la cima e ridiscendere il secondo giorno.

“Che soddisfazione e che fortuna aver avuto questa finestra di bel tempo a fine spedizione, anche se così breve – ha spiegato Della Bordella – Quando ci siamo ritrovati in vetta già nevicava. Rientriamo così, con lo sconforto per l’obiettivo mancato ma con una nuova via di tutto rispetto su una bella montagna”.

 

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CANAZEI – Il 15 luglio la DoloMyths Run Skyrace 2023 valida per il Golden Trail World Series

Canazei, in Val di Fassa, ospiterà tra il 13 e il 15 luglio la DoloMyths Run Skyrace 2023.

Quest’anno la gara di trail fassana giunge alla 25 esima edizione che si correrà, come sempre, su un tracciato spettacolare di 22 km tra i tracciati e i ghiaioni della Forcella Pordoi e della Val Lastiès arrivando fino alla quota massima del Piz Boè (3.152 m), con un dislivello in salita 1.750 m. per un tracciato di 10 km in salita e 12 km in discesa.

La gara vale anche per la Golden Trail World Series 2023, circuito firmato Salomon che racchiude le già suggestive gare di trail running

L’albo d’oro della DoloMyths Run Skyrace: Kilian Jornet, Stian Angermund, Martina Valmassoi, e Davide Magnini sono solo alcuni dei fuoriclasse che hanno trionfato sulle dolomiti fassane.

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L’app “di sicurezza” e tracking GeoResQ diventa gratuita

L’app GeoResQ dedicata alla sicurezza per gli escursionisti diventa gratuita per tutti. Lo annunciano il Club Alpino Italiano (CAI) e il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), con il Ministero del Turismo.

A partire dal 10 luglio l’applicazione, capace di inviare una richiesta di aiuto quando ci si trova in pericolo sarà libera per tutti, oltre che completamente rinnovata, grazie ai fondi straordinari che il MITUR ha stanziato a favore del Cai.

«Rendere l’app GeoResQ gratuita significa mettere la sicurezza al primo posto per garantire a tutti la possibilità di godersi le attività in montagna con la piena consapevolezza di avere un filo diretto con i soccorritori in caso di bisogno – ha commentato Daniela Santanchè, Ministro del Turismo – Investire in sicurezza è una prerogativa irrinunciabile, che abbiamo inserito anche tra le colonne portanti del Piano strategico del Turismo 2023-2027, così come è indubbio l’impegno del Mitur nell’investire sul turismo di montagna, un segmento di grande attrattività del comparto, soprattutto in termini di sviluppo sostenibile e destagionalizzazione».

Lanciata dal Cai e dal dal CNSAS nel 2013, l’app GeoResQ conta 220.000 download e 82.000 utenti attivi ogni anno per un totale di 1322 chiamate di soccorso inviate che hanno permesso  578 interventi del Soccorso Alpino. All’interno si trovano anche 740.000 tracce salvate dagli utenti

«Fino ad ora l’utilizzo di GeoResQ era gratuito solamente per i Soci del CAI – ha spiegato Antonio Montani, Presidente generale del Club Alpino Italiano – Grazie ai fondi del MITUR, oggi siamo in grado di offrire un vero servizio pubblico a tutti coloro che frequentano i territori montani. Sui sentieri e sulle pareti, però, la sicurezza totale non esiste, questa app deve dunque affiancare la formazione e le necessarie valutazioni delle proprie capacità e dei pericoli insiti in un ambiente non addomesticato dall’uomo».

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CORTINA – Il 29 luglio c’è il The North Face summer camp

Una giornata di sport all’aria aperta tra le montagne di Cortina. Il 29 luglio The North Face invita tutti gli appassionati al  “Cortina Outdoor Summer Camp”, un’iniziativa realizzata con  Cortina360  che prevede un ricco programma di attività outdoor. Si va dal trekking al trail runnig, dall’arrampicata alle vie ferrate sulle pareti delle Dolomiti. Saranno presenti alcuni atleti del Team The North Face che guideranno le escursioni e le attività.

La giornata si chiuderà poi con un talk serale dedicato al tema “Presente e futuro dello sport in montagna”che si terrà alle ore19.00 presso la palestra Cortina360.

Sono previste attività sia per principianti che per chi è già esperto: il programma completo lo si può trovare qui dove ci si può anche iscrivere: la partecipazione alle attività è gratuita ma bisogna registrarsi.

Per il rinfresco e il djset pomeridiano è richiesta invece una quota di partecipazione di 15€ da pagare in loco il giorno dell’evento direttamente a Cortina360°

VAL FORMAZZA – Appuntamento il l’8 luglio con la Bettelmap Super Race

Conto alla rovescia per l’edizione 2023 della GTNS – Golden Trail National Series che si svolgerà l’8 luglio in Val Formazza, sulle Alpi Lepontine. Si tratta della penultima tappa stagionale del Circuito firmato Salomon che vedrà poi la finale con la Transpelmo in programma il 3 settembre.

La BUT Formazza una delle più spettacolari gare di trail running che si corrono sulle nostre Alpi che si corre sui sentieri che nel 2022 hanno ospitato i Campionati Mondiali 2022 di Sky Ultra ISF. Gli atleti si sfideranno nella Bettelmap Super Race lungo un tragitto di 40 km per 2.520 metri di dislivello positivo. Il rinnovato itinerario arriverà a toccare i 3.000 metri del Rifugio 3A, passerà dalla Cascata del Toce e scavalcherà il Passo Nefel.

“Con la nuova partenza e arrivo nell’abitato di Ponte ci sarà sicuramente maggiore coinvolgimento del pubblico e poi, lungo il percorso, non mancano tutte le bellezze della Val Formazza, come il lago Vannino, il Passo Nefel, la diga di Sabbione, Rifugio 3A e il passaggio nella ‘perla’ Riale… qui si corre su sentieri di montagna ben tracciati e spettacolari tra i più belli di tutto l’Arco Alpino!”, ha commentato Riccardo Borgialli, del Team Salomon Running Italia, argento con la squadra azzurra al recente al Mondiale Mountain & Trail 2023 di Innsbruck/Stubai e tra gli ideatori del nuovo tracciato di gara.

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Il 2 luglio la Maratona dies Dolomites, Hervé Barmasse arriva a Corvara in bicicletta

Ci sarà anche Hervé Barmasse al via della 36 esima Maratona dles Dolomites domenica 2 luglio 2023.

Solo che l’alpinista valdostano è arrivato a Corvara direttamente in bicicletta, dopo 22 ore e 35 minuti sui pedali necessari per completare i 560 chilometri percorsi e 6584 metri di dislivello superati necessari per raggiungere l’Alta Badia.

Hervé Barmasse è partito nella mattinata di domenica 25 giugno da Valtournenche, con l’obiettivo di arrivare destinazione in quattro tappe. Così, non senza qualche inconveniente come una caduta, mercoledì 28 giugno ha valicato il Passo Gardena rispettando la tabella di marcia.

“Il viaggio è stato bellissimo perché condiviso con alcune persone, che si sono affiancate a me – ha commentato Hervé – Sono arrivato a Corvara prima abbracciato dalle montagne e poi da un amico speciale, Michil Costa, che mi ha accolto come se fossi un campione, anche se ero solo un viandante. Grazie a tutti, ora ci vediamo alla partenza della gara domenica. Io piano, voi veloci, tutti con il sorriso ”.

Domenica, alle ore 06.30, 8000 ciclisti saranno al via dell’ormai classicissima endurance: 3 i percorsi disponibili. La Maratona con 138 km e 4230 metri di dislivello, il Medio con 106 km e 3130 metri di dislivello e il Sellaronda con 55 km e 1780 metri di dislivello.

“La bici è come l’alpinismo o l’alpinismo è come la bici, si scalano le montagne, si fa fatica, si sorride per la gioia di essere arrivati in cima e poi si scende, esausti e felici, appagati e vivi, proprio come fanno gli scalatori. Qualsiasi sia la svolta che prenderà la bici del futuro sarà sempre quella giusta, corretta, responsabile e ovviamente sostenibile.”, ha concluso Barmasse.

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Gran Trail Courmayeur, 1500 atleti al via il 7 e l’8 luglio

L’edizione 2023 del Gran Trail Courmayeur sarà da record. Sono infatti attesi al via ben 1500 atleti, il massimo possibile, che si sfideranno nel GTC30, GTC55 e GTC100. A correre all’ombra del Monte Bianco ci saranno trail runner provenienti da 40 nazioni che animeranno quella che a Courmayeur sarà una 3 giorni di festa e sport.

Il programma del Gran Trail Courmayeur 2023

Venerdì 7 luglio ci sarà la distribuzione dei pettorali e alle 22, dalla Piazza Abbé Henry, sarà dato il via alle GTC100 (100 km e 7900 metri di dislivello positivo, tempo massimo 33 ore). L’8 luglio partirà il GTC55 alle ore 7 (55 km e 3800 metri di dislivello positivo, tempo massimo 18 ore), e alle 9 ci sarà la partendo del GTC30 (30 km e 2000 metri di dislivello, tempo massimo 8 ore).

Il percorso del GTC

I lavori sono già iniziati, in particolare sui tracciati dove c’è ancora neve. Molto dipenderà da quanto farà caldo nei prossimi giorni, ma si prevede che, causa neve, non si potrà passare dalle Pyramides Calcaires. Sono confermati invece altri “highlights” del percorso come la balconata della Val Ferret o il passaggio al Pavillon du Fréty di SkyWay Monte Bianco.

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Il 25 giugno è la Giornata Nazionale del Sentiero Italia Cai

Domenica 25 giugno è in programma la seconda edizione della Giornata Nazionale del Sentiero Italia Cai organizzata dal Club Alpino Italiano. In programma ci sono una lunga serie di escursioni in 18 regioni per promuovere localmente il Sentiero Italia CAI, un lunghissimo itinerario che solca tutte le catene montuose del nostro Paese, da est a ovest, da nord a sud, isole comprese..

Le escursioni saranno organizzate dai gruppi Cai locali e prevedono diverse opzioni adatte agli escursionisti di ogni livello, non mancheranno visite a borghi  di montagna, per approfondire tradizioni e produzioni enogastronomiche locali.

Il Sentiero Italia CAI (SiCAI) parte da Santa Teresa Gallura, in Sardegna, e termina a Muggia, in provincia di Trieste, è suddiviso in 527 tappe per una lunghezza compressiva di 7949 km, il punto più alto toccato è la Bocchetta dei Tre Signori (3098 metri), in Lombardia. Lungo questo itinerario ci sono 261 punti di accoglienza.

«Il Club alpino italiano intende rilanciare ulteriormente il progetto del Sentiero Italia quale spina dorsale dell’immensa rete sentieristica che rappresenta l’infrastruttura green indispensabile allo sviluppo del turismo montano sostenibile – ha commentato il presidente Antonio Montani – Il Cai, con tutti i suoi volontari, è chiamato ancora una volta ad essere protagonista per rendere evidente alla società tutta che uno sviluppo della montagna responsabile ed ecologico è possibile».

Le escursioni sono aperte anche ai non Soci Cai, che devono però sottoscrivere un’assicurazione ed essere autorizzati dalla sede locale. Tutte le informazioni su www.cai.it

A Madesimo, Borno e Bormio il Trofeo Regione Lombardia di downhill

Madesimo ospiterà la prima gara del Trofeo Regione Lombardia di downhill. La rassegna regionale è organizzata da Sport Inside, associazione che gestisce le gare di Dh a livello nazionale per la Federazione Ciclistica Italiana (FCI) dal 2021

La prima tappa sarà a Madesimo sabato 24 e domenica 25 giugno (qui si svolgerà anche la terza prova di Coppa Italia e il Campionato Regionale), poi si correrà a Borno (BS) l’8 e il 9 di luglio, e infine a Bormio (SO) il 26 e 27 agosto.

– “La visibilità di un evento come questo, che ottiene un grande successo di pubblico, è fondamentale – ha spiegato l’assessore Sertori L’alleanza tra chi organizza eventi e chi fa scelte per il territorio deve essere concreta, a 360 gradi. C’è grande coerenza tra questo sport e la nostra strategia di sviluppo della montagna. Le montagne lombarde – ha aggiunto l’assessore – sono sempre più spesso meta turistica nella ricerca da un lato della qualità della vita e dell’apprezzamento del bello e dall’altra la ricerca di emotività che si sviluppa con attività sportive agonistiche. Il downhill, così come le competizioni nazionali e internazionali che hanno come protagonista le bici offroad, concorre in modo importante ad un turismo che mira alla destagionalizzazione, essenziale per un’offerta turistica più lunga possibile”.

Della Bordella e Cazzanelli in Pakistan: obiettivo la vetta dell’Ogre

Matteo Della Bordella e François Cazzanelli sono in Pakistan con l’obiettivo di scalare l’Ogre, nel Karakorum, una cima di 7280 metri raggiunta fino ad oggi solo da tre spedizioni.
Lo comunica il Club alpino italiano che supporta questa spedizione che comprende anche l’alpinista svizzero Silvan Schüpbach e il francese Symon Welfringer.

«Non vedo l’ora di partire! L’Ogre è una montagna che sogno da tempo, si innalza in una zona spettacolare con molti picchi sopra i 7000 metri di quota, dove davvero c’è spazio per mettersi alla prova con progetti impegnativi – ha commentato Matteo Della Bordella – Per me questo progetto rappresenta un’evoluzione per il mio alpinismo, uno step successivo. Vedo l’Ogre come il Cerro Torre, ma altissimo. Sicuramente una delle montagne più affascinanti che esistano sulla Terra. Tentarlo con François, Silvan e Symon sarà sicuramente un’esperienza. Ci siamo allenati tanto, ora tocca fare del nostro meglio. Sia per noi che per tutte le persone, le aziende e le istituzioni che hanno scelto di offrirci il loro supporto».

L’Ogre è infatti una delle montagne più affascinanti per motivi estetici e tecnici. La prima ascesa è del 1977 da Chris Boninghton e Doug Scott, quest’ultimo si ruppe le gambe nella discesa e fu costretto ad arrivare al campo base a carponi… La seconda scalata è del 2001, l’ultima del 2013.

Della Bordella salirà quindi con il logo del CAI  «Per me è un vero onore, in quanto sono cresciuto alpinisticamente nel Cai. Con mio papà ho frequentato le scuole di alpinismo e quando ho fatto la mia prima via importante, il Pesce in Marmolada, indossavo la maglia con già il logo del Sodalizio».

Gli fa eco François Cazzanelli: «quando Matteo mi ha proposto di tentare insieme l’Ogre, non ho potuto far altro che accettare. Quest’anno non avevo in mente di fare una spedizione in Pakistan, ma alla fine eccomi qui, pronto a tentare una delle montagne più affascinanti al mondo con una squadra affiatata e forte. Anche per me indossare il logo del Cai rappresenta un orgoglio, soprattutto in questo periodo. Vedo nel sodalizio una spinta importante verso l’attività alpinistica, un’attenzione diversa che non può che farmi piacere. Qualche mese fa è nato il progetto Eagle Team, con cui il Cai si propone di allevare giovani promesse del futuro, oggi sceglie di supportarci nelle nostre ambizioni. Una bella spinta da parte dell’associazione verso l’alpinismo e l’esplorazione».