Stambecco inghiotte scatola di tonno, salvato da Polizia e veterinario

Uno stambecco sofferente è stato salvato dall’intervento della Polizia Provinciale. L’animale era stato avvistato nei pressi del lago di Sorapiss, a Cortina d’Ampezzo, e appariva in stato di sofferenza. Sedato dall’intervento della Polizia è stato visitato da un veterinario che ha trovato una lattina di tonno arrugginito che era stata inghiottita dall’animale e che gli impediva di muovere la lingua. Dopo l’intervento di rimozione del rifiuto e le medicazioni del caso l’animale è apparso subito in ottima salute.

Lo riporta l’agenzia Dire (www.dire.it) che ha raccolto anche una dichiarazione di Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno:

“Ringrazio i nostri agenti, che ancora una volta si sono distinti in un’operazione di grande importanza per la tutela della fauna selvatica. E ringrazio la grande collaborazione tra istituzioni, che ha messo insieme Carabinieri forestali, Parco d’Ampezzo, vigili del fuoco, Ulss 1 Dolomiti e servizi veterinari. Anche in un momento storico di grande difficoltà per il personale – la nostra Polizia Provinciale è stata dimezzata in termini di organico – la grande professionalità degli agenti è capace di sopperire ai numeri. L’intervento del Sorapiss rivela la grande importanza di avere un corpo di polizia a tutela della fauna selvatica dolomitica e l’indispensabilità di ripristinare numeri adeguati negli organici delle Polizie provinciali”, conclude Padrin rivolgendo una dura critica a chi abbandona rifiuti in montagna, dimostrando di “non aver compreso il valore e il pregio dell’ambiente dolomitico”.

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SAN VITO DI CADORE – Video Frana Sorapiss Monte Marcora

In questo video si vede l’enorme frana che ha interessato nel tardo pomeriggio di sabato 9 ottobre 2021 il gruppo del Sorapiss, sulle Dolomiti, nel comune di San Vito di Cadore.

Il video della frana sul Sorapiss


La croda di Marcora si è letteralmente sgretolata provocando una frana diretta verso la zona di Chiapuzza. I Vigili del Fuoco, che hanno girato e diffuso questo video sono intervenuti sul posto verificando che non ci fossero persone coinvolte. La seconda parte del video mostra delle ricognizione fatte con i droni, sempre dai vigili del fuoco, nella giornata di domenica sull’area del Sorapis interessata dal distacco e dalla frana.

Sorapiss, ghiacciai in ritiro e biodiversità in estinzione. Video

Il lago del Sorapiss, è uno dei luoghi maggiormente frequentati dai turisti nelle Dolomiti Ampezzane. e i ghiacciai che lo alimentano, rappresentano un ambiente estremamente dinamico e ora più che mai vulnerabile, in cui la componente vivente e quella non vivente ricercano un continuo equilibrio trasmettendo ai visitatori il loro fascino.

MUSE – Museo delle Scienze, Università degli Studi di Milano e Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, hanno lanciato il video “Ghiacciai in ritiro. Biodiversità in estinzione” in occasione della Giornata Europea dei Parchi (24 maggio), in cui sono raccontate le ricerche effettuate sul ghiacciaio e lo “stato dell’arte” da un punto di vista glaciologico e biologico.

Il versante nord del massiccio del Sorapiss ospita tre ghiacciai che, come praticamente tutte le nevi perenni delle alpi è in costante ritiro. IL lago che si forma dallo scioglimento di questi chiacciai ospita vegetali e animali, alcuni a rischio estinzione, che vanno studiati e protetti.

“Fino a pochi anni fa il Lago del Sorapiss era una delle tante mete delle Dolomiti Ampezzane, insieme a molti altri bei laghi di questa zona. Da qualche tempo il turismo è andato via via aumentando – commenta Michele Da Pozzo, direttore Parco delle Dolomiti d’Ampezzo – I cambiamenti climatici e la sempre maggior frequentazione di certi ambienti dolomitici hanno investito in maniera accelerata questo territorio, ponendoci di fronte a problemi seri di conservazione e dubbi sulla sostenibilità della frequentazione turistica. Con gli specialisti di MUSE e dell’Università di Milano stiamo studiando la dinamica passata e presente nonché la biodiversità floristica e faunistica di questo sito, e faremo di tutto per salvaguardarlo e lasciarlo, nei limiti del possibile, ancora fruibile”.

Nel video si può vedere e ascoltare anche un efficace intervento di Christian Casarotto, glaciologo del MUSE:

“L’evento più esteso di avanzata dei ghiacciai del Sorapiss fa riferimento alla Piccola Età Glaciale che si è conclusa attorno alla metà dell’800 – spiega Casarotto – Da allora si è assistito a una continua fase di ritiro, intervallata da brevi e modeste avanzate, come ad esempio quella degli anni ‘80. Oggi il ghiacciaio non lo vediamo quasi più ma è ancora presente, protetto da uno strato di detrito superficiale che lo rende particolare sotto l’aspetto glaciale ma anche biologico”.

Il ritiro dei ghiacci e la trasformazione delle nevi perenni in “ghiacciai neri” porta anche a un mutamento della flora e delle fauna (insetti e ragni) che vivono sulla superficie glaciale. Una situazione che va costantemente monitorata perché in pochi anni i rapidi cambiamenti climatici potranno portare a modifiche ecologiche molto rilevanti.

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