Cervo italico, 20 esemplari saranno liberati nel Parco delle Serre per la ripopolazione

20 esemplari di Cervo italico sono stati rilasciati nel parco regionale delle Serre, in Calabria.
Il Cervo italico, sottospecie del cervo nobile (Cervus Helapus) è autoctono del nostro paese ma è stato soppiantato nella maggior parte del nostro paese dal Cervo europeo. Una popolazione di circa 300 animali nella Riserva Naturale Bosco della Mesola, in provincia di Ferrara.

Il mese scorso i primi 20 esemplari, dopo essere stati catturati, sono stati liberati Parco Naturale Regionale delle Serre, a 1000 km di distanza, in una zona protetta e individuata come adatta per un ripopolamento vista la scarsità di concorrenti (solitamente i daini e gli stessi cervi europei). Questi esemplari sono stati muniti di radicolare e saranno così monitorati. Il progetto prevede il rilascio di 20 esemplari anche per i prossimi due anni, per un totale di 60 cervi.

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Foto di DerWeg da Pixabay

TRENTINO – Una campagna per proteggere i piccoli di cervo e capriolo

“Qui sono a casa non raccogliermi”. Questo è il payoff della campagna di sensibilizzazione inaugurata dalla Provincia autonoma di Trento e realizzata in collaborazione con il Muse, per proteggere i piccoli esemplari di cervo e capriolo.

La campagna, che sarà attiva fino al prossimo 30 giugno, nasce per sensibilizzare la popolazione che frequenta zone dove sono presenti i cuccioli di questi animali. Essenziale è non interagire con i piccoli per non compromettere la loro salute.

“Può capitare, passeggiando per boschi e prati – spiegano gli esperti del Servizio faunistico della Provincia – di imbattersi in piccoli di ungulati di pochi giorni di vita nascosti nella vegetazione. Talvolta, persone incaute, sebbene mosse da buone intenzioni, li raccolgono pensando che siano stati abbandonati”. Il periodo della campagna coprirà i periodi di maggio e giugno, cioè quelli in cui le femmine di capriolo partoriscono e non è infrequente che lascino i loro piccoli nascosti nell’erba pensando che siano ben nascosti. Questi invece facilmente incontrano che si dedica allo sfalcio dei prati. In questo caso è bene essere informati se sono state avvistate femmine in zona, porre particolarmente attenzione alle zone con erba più alta e procedere allo sfalcio in senso centrifugo in modo da “avvertire” i cuccioli ma anche altre specie che nidificano nell’erba.

Come comportarsi se si incontra un cucciolo di capriolo:

  • Non lo accarezzo: l’odore umano allarmerà la madre, che smetterà di allattarlo
  • Non mi avvicino: calpestando l’erba nelle vicinanze, rendo il suo nascondiglio più visibile
  • Tengo il cane al guinzaglio: se è libero di vagare, può disturbare, ferire o persino uccidere i selvatici presenti
  • Se il piccolo sembra ferito: mantengo le distanze e contatto la stazione forestale o i guardiacaccia di zona