La patata di montagna dei Nebrodi è un nuovo presidio Slow Food

Un nuovo presidio Slow Food arriva dalle montagne della Sicilia, in particolare dai Nebrodi.

La patata di montagna dei Nebrodi ha una particolarità: si raccoglie a settembre, un periodo in cui sui mercati non si trovano altre patate fresche. Tre le varietà protette dal presidio che fin dall’800 sono conservate e trasmesse di generazione in generazione. C’è la pasta gialla con buccia rosa, quella a pasta gialla con buccia gialla e infine il cosiddetto “biancone”, con pasta e buccia completamente bianche.

«I Nebrodi sono il polmone verde della Sicilia, oltre che un luogo incredibile – ha spiegato Stefano Lembo, referente dei 12 produttori che aderiscono al Presidio –. Dall’altipiano, guardando verso nord scorgiamo le isole Eolie e girandoci dall’altra ci troviamo l’Etna di fronte. E sono soprattutto un luogo di grande biodiversità: di recente abbiamo trovato un documento dei primi anni del Novecento in cui si legge che già allora a Ucria (uno dei tre comuni coinvolti dal Presidio, insieme a Floresta e Raccuja, ndr) si coltivavano grano, legumi, patate e nocciole. Questi terreni, insomma, sono vocati all’agricoltura; leggerlo in un documento storico avvalora il nostro impegno quotidiano».

foto: Oliver Migliore

La webcam sul nido dell’aquila nel Parco dei Nebrodi

Una webcam riprende 24 ore su 24 la vita di una famiglia di aquila reale che ha nidificato nel Parco dei Nebrodi, in Sicilia.

L’Aquila reale (Aquila chrysaetos ) è uno dei più grandi rapaci presenti sul nostro territorio, con un’apertura alare che può raggiungere i 240 cm. L’aquila è presente su sostanzialmente tutto il territorio italiano ed è una specie protetta, classificata in ogni caso come  “quasi minacciata” secondo la classificazione IUCN.

Qui la webcam sul nido dell’aquila

Nel Parco Nazionale dei Nebrodi nidificano 3 coppie di aquile, animali che sono strettamente legati al loro territorio e amano realizzare il nido su scarpate inaccessibili da potenziali predatori delle uova. In questo caso il massiccio nido è realizzato su una scarpata rocciosa con un albero usato come sostegno.  Nel nido, quando l’aquila è in volo per procacciarsi il cibo, si notano due grosse uova.

Il nido è situato sulle Rocche del Crasto nei pressi di Alcara Li Fusi. Da anni, fin dal 2006, il Parco dei Nebrodi monitora la nidificazione dell’Aquila reale. Questa webcam, oltre che a rispondere alla curiosità degli appassionati della fauna selvatica e della natura, ha offerto varie possibilità di studio sulle abitudini delle aquile, dal restauro periodico del nido, alla deposizione e cova delle uova, alla nascita e alla crescita degli aquilotti fino al primo volo.