La patata di montagna dei Nebrodi è un nuovo presidio Slow Food

Un nuovo presidio Slow Food arriva dalle montagne della Sicilia, in particolare dai Nebrodi.

La patata di montagna dei Nebrodi ha una particolarità: si raccoglie a settembre, un periodo in cui sui mercati non si trovano altre patate fresche. Tre le varietà protette dal presidio che fin dall’800 sono conservate e trasmesse di generazione in generazione. C’è la pasta gialla con buccia rosa, quella a pasta gialla con buccia gialla e infine il cosiddetto “biancone”, con pasta e buccia completamente bianche.

«I Nebrodi sono il polmone verde della Sicilia, oltre che un luogo incredibile – ha spiegato Stefano Lembo, referente dei 12 produttori che aderiscono al Presidio –. Dall’altipiano, guardando verso nord scorgiamo le isole Eolie e girandoci dall’altra ci troviamo l’Etna di fronte. E sono soprattutto un luogo di grande biodiversità: di recente abbiamo trovato un documento dei primi anni del Novecento in cui si legge che già allora a Ucria (uno dei tre comuni coinvolti dal Presidio, insieme a Floresta e Raccuja, ndr) si coltivavano grano, legumi, patate e nocciole. Questi terreni, insomma, sono vocati all’agricoltura; leggerlo in un documento storico avvalora il nostro impegno quotidiano».

foto: Oliver Migliore