L’Alto Adige vuole raggiungere la “neutralità climatica” 10 anni prima della UE

L’Alto Adige diventerà “climaticamente neutrale” entro il 2040, ovvero 10 anni prima dell’Italia e dell’Unione Europa. Per lo meno questo è l’obiettivo fissato nel corso dei Sustainability Days, in corso di svolgimento a Bolzano.

Il Piano Clima della Provincia di Bolzano, approvato dalla Giunta Kompatscher lo scorso 30 agosto  si pone infatti 5 obiettivi:

  • 1  Le emissioni di CO2 devono essere ridotte del 55% entro il 2030 e del 70% entro il 2037 rispetto al 2019. L’Alto Adige si è posto l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2040.

  • 2 La quota di energia rinnovabile deve aumentare dall’attuale 67% al 75% entro il 2030 e all’85% nel 2037. In definitiva, per raggiungere la neutralità climatica, bisogna arrivare al 100%.

  • 3 Le emissioni di gas serra diversi dal CO2, in particolare l’N2O e il metano, devono essere ridottidel 20% entro il 2030 e del 40% entro il 2037 rispetto al 2019.

  • 4  In Alto Adige, si punta ad una crescita esponenziale di quei settori che si stanno sviluppando in relazione ai cambiamenti climatici.

  • 5 Nonostante il necessario adattamento della società e dell’economia, la quota di popolazione a rischio di povertà dovrebbe diminuire del 10% entro il 2030 rispetto al 2019 (circa il 18% nel 2019).

Per raggiungere questi ambizioni obiettivi saranno implementati incentivi a medio termine e cambiamenti “cultutrali” a lungo respiro mentre per l’efficacia nel breve periodo saranno introdotti “divieti e comandamenti”.

 

 

SEGUICI SU INSTAGRAM

SEGUI TUTTE LE NEWS SU TELEGRAM

ALTO ADIGE – A rifornire i rifugi ci penserà il drone

Il drone per rifornire i rifugi in quota. E’ a quanto punto l’Alto Adige dove si sta sperimentando questo modo più economico ed ecologico per portare vettovaglie e quant’altro ai rifugi di montagna, approvvigionamento che oggi è fatto, in molti coso, con gli elicotteri. Un drone rispetto a un elicottero consumerebbe meno, costerebbe meno e minimizzerebbe l’inquinamento acustico.

Flying Basket, start up specializzata proprio in droni da trasporto ha fatto nei giorni scorsi una dimostrazione a presso la sua sede di Naz-Sciaves.
Attualmente gli “aeromobili a comando remoto” consentono di trasportare fino a 100 km di peso e quello che si sta pensando di fare è una sorta di lista della spesa che i rifugiati possono mandare per vedersi recapitata la merce settimanalmente. Ovviamente il sistema sarebbe piuttosto flessibile, quindi con la possibilità di integrare gli ordini quando necessario.

“Con il nostro progetto pilota intendiamo garantire zero emissioni i Co2, dannose per il clima, minor inquinamento acustico e nel tempo anche un risparmio di denaro pubblico – ha spiegato all’Ansa l’assessore provinciale Massimo Bessone – Questo tipo di consegna, inoltre, consentirebbe ai gestori dei rifugi di contenere i costi di avvio per la ripresa dell’attività stagionale, un aspetto importante per la ripartenza dopo le chiusure per la pandemia”.

Anche il Alto Adige spunta un monolito (che non è un monolito)

Anche il Alto Adige spunta un cosiddetto monolito (che monolito non è visto che si tratta verosimilmente di un manufatto formato da vari pezzi di lamiera). Il primo era stato avvistato nel deserto dello Utah, quindi un altro in Romania e poi altri ancora in varie parti del mondo. Ora ecco uno pseudo monolito anche in Alto Adige, nei vigneti Baron Longo di Egna, ai piedi di Castelfeder,. Ma non preoccupatevi, nessuna entità aliena ha posizionato il monolite e nessun mistero si cela dietro a queste installazione che hanno evidentemente un fine pubblicitario.

5 webcam per monitorare i ghiacciai dell’Alto Adige

5 webcam puntate su altrettanti ghiacciai dell’Alto Adige per monitorane lo stato e lo scioglimento. L’installazione delle webcam fa parte del progetto Interreg V-A Italia-Austria GLISTT che si propone di monitorare i ghiacciai con metodi di misurazione consolidati abbinati alle “più moderne tecniche di telerilevamento”.

Le webcam sono state installate dall‘Ufficio Idrologia e dighe dell’Agenzia per la Protezione civile e sono posizionate per fotografare il Ghiacciaio di Fontana Bianca in Val d’Ultimo, la Vedretta Lunga in Val Martello, la Vedretta Alta dell’Ortles, il Ghiacciaio di Malavalle in Val Ridanna e la Vedretta occidentale di Ries in Valle di Riva di Tures.

“Obiettivo dei tre partner di progetto, Agenzia provinciale per la Protezione civile, Università di Innsbruck e Eurac, – afferma Roberto Dinale referente di progetto e direttore dell’Ufficio Idrologia e dighe – è quello di rispondere alle molteplici esigenze delle organizzazioni degli utenti nel campo della gestione e dell’utilizzazione delle risorse idriche, della previsione e del management dei rischi naturali, dell’agricoltura e del turismo, nonché dello sviluppo sostenibile offrendo, in tempo quasi reale, prodotti e informazioni facilmente fruibili per i decisori e gli utenti dei settori interessati”.

Per le rilevazioni delle webcam sono state utilizzate fotocamere reflex con obiettivi grandangolari adatti alla ripresa di paesaggi con immagine ad alta risoluzione che saranno aggiornate ogni 10 o 30 minuti.