Sei atleti con protesi alla conquista del Monte Rosa

Moreno Pesce, Cesare Galli, Loris Miloni, Lino Cianciotto, Massimo Coda e Salvatore Cutaia tenteranno la conquista dei 4554 metri di quota di Capanna Margherita, sul Monte Rosa.

La peculiarità di questa sfida è che questi atleti sono tutti amputati e scalano con l’aiuto di protesi. Due i gruppi, uno partirà il 15 giugno e sarà composto da Pesce, Miloni e Galli, mentre gli altri partiranno la mattina del 18 giugno.

Si tratta del progetto AMA-bilmente, sostenuto dal brand produttore di zaini da montagna Osprey, e vedrà gli atleti salire lungo il percorso della Monte Rosa SkyMarathon AMA, la gara più alta d’Europa. L’iniziativa è nata da un’idea del 46 enne Moreno Pesce, che ha perso un arto in seguito ad un incidente motociclistico.

Pe ogni alpinista è previsto l’affiancamento di una guida e di un compagno di cordata.

“Lo scopo del progetto è di trasmettere un importante messaggio sociale sia alle persone diversamente abili che alle persone normodotate – ha spiegato Moreno Pesce – Come ben noto, l’invalidità non è solo un concetto fisico, ma un’ideologia ben radicata nel pensiero comune, che vede il disabile come una persona emarginata e dalle poche possibilità fisiche. Lo scopo è di abbattere l’immensa montagna psicologica della disabilità affrontando la vera montagna”.

Il progetto Ama-bilmente è nato per trasmettere un importante messaggio, ovvero che l’invalidità non deve più essere come limite un fisico. “Bisogna abbattere l’immensa montagna psicologica della disabilità”.

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Moreno Pesce
btr