10 alpinisti nepalesi firmano la prima invernale sul K2
E’ stata completata con successo la prima invernale del K2. Sono stati 10 alpinisti nepalesi a scalare, in pieno inverno, la seconda vetta più alta dell’Himalaya, l’unica che ancora non era stata raggiunta nei mesi più freddi.
Gli 8611 metri della vetta del K2 sono stati scalati da Nirmal Purja, Gelje Sherpa, Mingma David Sherpa, Mingma Tenzi Sherpa, Dawa Temba Sherpa, Pem Chhiri Sherpa, Mingma G. Sherpa, Kili Pemba Sherpa, Dawa Tenjing Sherpa e Sona Sherpa.
Tutti hanno fatto già ritorno al campo 4 situato a 7800 metri di quota, superando quindi il tratto più problematico della discesa.
“I Climbers Nepalesi hanno finalmente raggiunto la vetta del Mt. K2 (Chhogori 8611 m), oggi pomeriggio alle 16:58 ora locale. Questa è la prima ascesa invernale della seconda a montagna più alta del mondo e l’unico ottomila rimasto da scalare in inverno. Questo è un traguardo più grande nella storia dell’alpinismo, questo è il buon esempio del lavoro di squadra. Grazie alla montagna per aver concesso questa scalata, se la montagna ti lascia scalare, nessuno ti ferma”, ha scritto Chhang Dawa Sherpa, che si trova al campo base, dando la notizia attraverso la sua pagina Facebook.
Gli alpinisti hanno scalato il tratto finale del K2 in piccoli gruppi per poi aspettarsi 10 metri sotto la vetta e arrivarci insieme. Un gesto che sottolinea l’unità d’intenti del gruppo e il valore che questa impresa ha per tutto il popolo nepalese.
“Sono onorato di poter dire che come squadra abbiamo scalato il maestoso K2 in condizioni invernali estreme – ha spiegato Nirmal Purja, testimonial di Scarpa, uno dei 10 che hanno compiuto l’impresa – Abbiamo deciso di rendere possibile l’impossibile e siamo onorati di condividere questo momento, non solo con la comunità di arrampicatori nepalesi, ma con le comunità di tutto il mondo. Madre natura ha sempre cose più grandi da dire ed è incredibile raggiungere la vetta ed essere testimoni della pura forza delle sue estremità. Siamo orgogliosi di essere stati parte della storia per l’umanità e di mostrare che la collaborazione, il lavoro di squadra e un atteggiamento mentale positivo possono spingere i limiti di quello che sentiamo potrebbe essere possibile. Grazie per il supporto che abbiamo ricevuto da persone in tutto il mondo, ci ha dato fuoco nel petto per rendere questo obiettivo una realtà”.