Perché il lago di Tovel non diventa più rosso
Il lago di Tovel, situato a 1178 metri di quota in Trentino, nel Parco Naturale Adamello Brenta, aveva una particolarità che lo ha reso famoso in tutto il mondo. In estate le sue acque diventavano rosse, un fenomeno straordinario che si ripeteva ogni estate, almeno fino al 1964.
Ma perché le acque del Lago di Tovel diventavano rosse? E perché adesso non succede più?
Ecco quanto spiega la leggenda:
“Nessuno sapeva perché si tingessero di quello strano colore, ma i vecchi della Val di Non conoscono una storia di tanti secoli fa, quando in Trentino c’erano ancora re, cavalieri coraggiosi e principesse guerriere. A quei tempi nella Val Rendena c’era il piccolo regno di Ragoli, governato da un re saggio ma molto vecchio che non aveva figli maschi ma un’unica figlia, la principessa Tresenga. Quando il sovrano morì e la giovane principessa ereditò il regno diventando regina, moltissimi principi e re giunsero nel regno di Ragoli per chiederla in sposa, ma nessun pretendente riuscì a far breccia nel cuore di Tresenga.
Tra gli spasimanti rifiutati c’era anche Lavinto, re di Tuenno. Orgoglioso e superbo, Lavinto non poteva accettare quel rifiuto e continuò a corteggiare la regina Tresenga, convinto di riuscire a farle cambiare idea. Tuttavia, né la regina, né tantomeno il popolo di Ragoli voleva quel matrimonio, così, all’ennesimo rifiuto, Lavinto perse la pazienza e con il suo esercitò marciò contro il piccolo regno di Ragoli.
Il popolo di Ragoli amava la propria regina e imbracciò le armi per dar battaglia a quell’esercito invasore. La stessa Tresenga impugnò la spada e guidò i suoi uomini contro il nemico. I due eserciti si scontrarono lungo le sponde del lago di Tovel. Fu una battaglia all’ultimo sangue. I soldati di Lacinto, crudeli e temprati da mille battaglie, ebbero la meglio sull’esercito della regina. La stessa Tresenga fu colpita a morte e cadde sulle rive del lago. Il suo sangue ne bagnò le acque che da quel giorno divennero rosse, per ricordare a tutti il sacrificio di quella donna coraggiosa. Ce chi dice che lo spirito di Tresenga aleggi ancora lungo le sponde del lago e che, nelle notti di luna piena, pianga la triste sorte del suo popolo”.
In realtà la “colpa” era di un’alga, la Tovellia sanguinea e dell’inquinamento. Ecco quello che veramente succedeva al Lago di Tovel spiegato, con precisione e chiarezza, dal divulgatore scientifico Ruggero Rollini in questo video: