L’orso in Trentino: 12 nuove cucciolate nel 2020, sale a 100 il numero di esemplari

Sale a circa 100 unità il numero di orsi presenti in Trentino. Il conteggio è stato effettuato dopo la rilevazione di 12 cucciolate sul territorio avvenute nel 2020.
Diventa sempre più importante e delicata quindi la convivenza tra l’orso, reintrodotto sul Brenta a partire dal 1999 con il progetto Life Ursus con alcuni esemplari catturati in svizzera ha negli anni portato alla stabilizzazione di una popolazione di circa 50 orsi, che sarebbero quindi arrivati a circa 100 esemplari. Una crescita che sembra sempre più corposa visto che la stima per il 2019 era di 82 o 83 esemplari.

“C’è evidenza del trend di crescita sul nostro territorio – spiega l’assessore Giulia Zanotelli, assessore a agricoltura, foreste, caccia e pesca della Provincia autonoma di Trento – C’è una crescente preoccupazione che ci arriva dai territori e dalle amministrazioni. Ricordo che mentre per gli orsi c’è la direttiva Pacobace che regola una serie di azioni rispetto a determinati comportamenti, ad oggi invece non esiste un piano nazionale sul lupo. La Provincia continuerà a fornire adeguato supporto per le azioni di prevenzione, che sono state implementate soprattutto per quanto riguarda i bidoni anti-orso e altre misure relative, ad esempio, alla protezione delle arnie con le bienenhaus. Il progetto Life Ursus va portato avanti tutelando in primo luogo la sicurezza delle persone che abitano il territorio e che lo frequentano”.

150 forestali noi giorno operano sul territorio e monitorano la situazione, aiutati anche da 60 fototrappole perché è sempre più centrale il monitoraggio preventivo per permettere una pacifica convivenza tra plantigradi e umani. Gli incontri sono sempre più frequenti (qui 2 video) fortunatamente la maggior parte delle volte senza particolari problemi per l’uomo.

Nel frattempo però cresce anche il numero di un altro grande carnivoro tornato in Trentino, e non solo, negli ultimi anni: il lupo. In questo caso il rischio per l’incolumità umana è ancora inferiore ma iniziano a farsi consistenti i danni economici.

La Provincia di Trento ha speso 227.000 euro, nel 2020, in indennizzi per danni provocati da orsi e lupi (152.000 riguardavano l’orso e 74.000 il lupo) per un totale di 380 episodi. I casi solo nel 2020, sono aumentati del 119,6% per quando riguarda il lupo e del 22% per l’orso.

“Per il 2020 abbiamo 17 branchi di lupi censiti – ha spiegato Giovanni Giovannini del Servizio Foreste e Fauna, – sono dati di rilievo considerando che il primo branco in Trentino è stato visto nel 2013: in pochi anni abbiamo registrato un aumento esponenziale di questi animali. Nel 2019 avevamo come sicuri 13 branchi, oggi 17 e molto probabilmente sono anche di più: sicuramente possiamo dire che i lupi presenti sul territorio sono più di un centinaio. Abbiamo poi notato – spiega Giovannini – diversi animali singoli in dispersione, con 7 esemplari investiti e uccisi, 4 maschi e 3 femmine: questa è la prova del fatto che ci sono molti animali che si staccano dai branchi e si muovo sul territorio cercando di frequentare nuove zone”.