Ghiacciai del Gran Paradiso in sofferenza, l’ultima tappa della “Carovana” di Legambiente

Si è conclusa con il ghiacciaio, o meglio, i ghiacciai, visto che sono una novantina, del Gran Paradiso l’iniziativa di sensibilizzazione e monitoraggio targata Legambiente. La Carovana dei Ghiacciai, questo il nome dell’iniziativa realizzata in collaborazione con il Comitato Glaciologico Italiano, ha permesso di registrare alcuni dati circa l’arretramento delle masse glaciali sulle nostre montagne.

In particolare, i ghiacciai nel Parco Nazionale del Gran Paradiso si sono ridotti del 65% negli ultimi due secoli, ovvero dalla fine della piccola era glaciale dell’XIX secolo e sono passati da una superficie di 88 chilometri quadrati a meno di 30.

“Nel 2021 sono stati monitorati il Ghiacciaio della Capra, nel versante piemontese, e i tre principali ghiacciai della Valnontey in Valle d’Aosta ovvero Tribolazione, Grand Croux e Money – si legge nel rapporto che è stato presentato al Forte di Bardatevi – il ghiacciaio della Capra ha registrato nel 2018 il collasso di una grotta glaciale che ha determinato un arretramento dello stesso di ben 110 metri; il fronte del Ghiacciaio della Tribolazione si è ritirato di 1.830 metri ed innalzato di 870 metri di quota, quello del Ghiacciaio di Grand Croux si è ritirato di due chilometri ed innalzato di 670 metri di dislivello, quello del Ghiacciaio di Money si è ritirato di 1.500 metri ed innalzato di 650 metri”.

 

Sergio Cerrato pixabay, Gran Paradiso
Sergio Cerrato pixabay, Gran Paradiso